Dapprima poco diffusa in ambiente domestico, e riservata ai contesti industriali e professionali, l’idropulitrice è oggi un macchinario che permette di pulire solo grazie all’acqua.
Pavimenti, rivestimenti in ceramica e piastrelle, ma anche auto o moto: grazie alla sola pressione dell’acqua, evitando l’utilizzo di detergenti o additivi chimici, è possibile ottenere una pulizia completa di qualsiasi superficie impermeabile.
Vediamo allora quali tipologie di idropulitrici esistono e come scegliere l’idropulitrice migliore.
Cos’è e come funziona un’idropulitrice
Il principio di funzionamento dell’idropulitrice è molto semplice: sfruttare la pressione dell’acqua per rimuovere lo sporco, anche particolarmente ostinato, dalle superfici.
Le tipologie di idropulitrici, tutte basate su questo principio, sono 3:
- macchine a freddo, che sfruttano la sola alta pressione dell’acqua;
- macchine a caldo, che danno la possibilità di scaldare l’acqua fino a 100°C;
- idropulitrici a impianto fisso, cioè non portatili, come la maggior parte delle idropulitrici sia domestiche sia professionali.
La pressione dell’acqua, nelle idropulitrici domestiche, oscilla tra i 20 e i 200 bar, mentre i modelli professionali – utilizzati, per esempio, nella pulizia di macchinari industriali o per la pulizia delle strade – raggiunge anche i 1000 bar.
Tali potenze sono sufficienti per rimuovere lo sporco da superfici come la carrozzeria dell’auto, i vetri, le mattonelle del bagno, della cucina o del garage, senza rischiare di rovinarne la superficie con detergenti aggressivi.
Anche per rimuovere residui di grasso, se l’idropulitrice è a caldo: un metodo eco-compatibile per effettuare pulizie profonde e accurate.
Come scegliere un’idropulitrice
Per decidere quale idropulitrice scegliere, è importante stabilire l’uso che se ne farà.
Per le pulizie domestiche o di un ufficio, per esempio, sarà sufficiente un modello leggero, maneggevole, non troppo potente; in contesti professionali, come le officine meccaniche, o per la pulizia di grandi spazi esterni bisognerà prediligere modelli professionali.
Ecco allora le caratteristiche da tenere in considerazione, nella scelta dell’idropulitrice.
Pressione dell’acqua
È la principale delle caratteristiche: più è alta, maggiore sarà il potere pulente, ma va sempre considerata la superficie da trattare, al fine di non danneggiarla.
Nei modelli domestici varia da circa 20 a circa 200 bar, mentre in quelli professionali può raggiungere i 1000 bar.
Portata
Si misura in litri all’ora ed è la quantità di acqua che l’idropulitrice può gestire.
Per ambienti e superfici ridotte saranno sufficienti 300 l/h, mentre un uso professionale richiederà almeno 400-500 l/h.
Portabilità
Esistono idropulitrici di varie dimensioni: dalle più piccole e portatili, per uso domestico, alle più grandi e fisse adibite all’uso professionale.
Dotazioni
Ogni superficie necessita di lance e accessori specifici: una buona idropulitrice avrà un adeguato corredo di accessori per pulire ogni superficie.
Potenza
Se i macchinari domestici esprimono potenze comprese entro i 1,8 kW, gli impianti industriali possono arrivare anche a 3kW.
Maggiore potenza vuol dire maggior potere pulente, ma anche maggiori consumi.