Detergenti biologici o biodegradabili, ecco come sceglierli
04 Ottobre 2019

Oggigiorno si parla sempre più spesso di come ci si può mobilitare per ridurre l’impatto ambientale in modo tale da ridurre l’inquinamento che sta danneggiando sensibilmente il nostro pianeta. Tuttavia, proprio il fatto che questo argomento sia trattato così frequentemente, ha fatto nascere alcuni importanti equivoci, come per esempio le espressioni “detergente biologico” e “detergente biodegradabile”, che vengono utilizzate come fossero sinonimi.

 

Innanzitutto, il termine “biologico” etimologicamente significa “la scienza che studia le forme e i modi in cui la vita si manifesta”. L’agricoltura biologica è il metodo di coltivazione che prevede il solo impiego di fertilizzanti e pesticidi naturali.

 

L’aggettivo “biodegradabile” si riferisce, invece, alle sostanze inquinanti che possono essere trasformate in composti chimici non più dannosi per l’ambiente.

 

Prosegui con la lettura di questo articolo per saperne di più sulle due tipologie di prodotto e chiarirti le idee una volta per tutte!

 

Biodegradabilità: valutazione dei tensioattivi

 

Per quanto riguarda la detergenza, secondo la legge italiana il minimo di biodegradabilità in acqua dei tensioattivi (sostanze che permettono di rimuovere lo sporco) non dev’essere inferiore al 90%.

 

Tuttavia, un prodotto detergente è composto da numerosi elementi, non solo da tensioattivi, ed è per questo che valutare solo questi elementi non è una garanzia per ridurre l’impatto inquinante. Coloranti, sospentivanti e sequestranti (tra i più inquinanti) non vengono presi in considerazione.

 

Ma non finisce qui: i test sulla biodegradabilità vengono eseguiti solo ogni 28 giorni, lasso di tempo davvero troppo lungo per poter produrre un detergente davvero poco nocivo per l’ambiente.

 

Biologico non vuol dire ecologico

 

I detergenti biologici vengono molto spesso confusi con quelli ecologici, ovvero rispettosi dell’ambiente e dunque poco inquinanti.

Anche in questo caso bisogna fare una precisazione: i detergenti bio non sono necessariamente ecologici e viceversa, benché possano avere qualcosa in comune.

 

In ambito industriale, per esempio, ciò che dev’essere preferito è sicuramente la biodegradabilità, ovvero in quanto tempo e in che misura il detergente viene assorbito dall’ambiente e viene trasformato in un derivato naturale che non risulti nocivo per l’ecosistema.

 

Se ti interessa ridurre il tuo impatto sull’ambiente e possiedi un’attività quindi, dovrai chiedere al tuo fornitore qual è il grado di biodegradabilità del detergente, e trovare il giusto compromesso tra l’efficacia del prodotto e la sua innocuità. Fortunatamente gli articoli di questo tipo sono sempre di più in commercio; tuttavia, è sempre importantissimo conoscere l’argomento, in quanto permette di fare scelte davvero consapevoli.

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